venerdì 17 febbraio 2017

DISTURBI ALIMENTARI: QUANDO E COME INTERVENIRE


Mangiare troppo o troppo poco sono gli estremi di una serie di disturbi alimentari che ogni anno colpiscono migliaia di persone, in particolare ragazze. Le statistiche, infatti, mostrano che il 10% della popolazione italiana presenta un disordine alimentare. Questa percentuale però non tiene conto delle tante persone che, pur avendone bisogno, non si rivolgono ai professionisti specializzati per la cura dei disturbi alimentari.
Quali sono i disturbi alimentari (conosciuti e non conosciuti)
Oltre all’Anoressia e alla Bulimia, esistono altri disturbi alimentari come il Disturbo da alimentazione incontrollata. In questo caso la persona si abbuffa e presenta un peso superiore alla norma. Spesso non diagnosticati ma comunque pericolosi i “disturbi della nutrizione o dell’alimentazione con altra specificazione”, caratterizzati da problemi simili ai precedenti disturbi ma non completi, ad esempio nel caso di una persona che pur digiunando presenta un peso nei limiti della norma (“Anoressia atipica"). Tra i “disturbi della nutrizione o dell’alimentazione con altra specificazione” anche la “sindrome da alimentazione notturna”, che si manifesta con eccessivo consumo di cibo dopo il pasto serale oppure durante la notte.
Come riconoscere un disturbo alimentare
In generale, i disturbi alimentari sono caratterizzati da un disagio significativo oppure da effetti negativi nella sfera familiare, sociale, scolastica o lavorativa della persona. Ad esempio, il disturbo alimentare potrebbe creare difficoltà alla ragazza a mangiare insieme ai familiari. Tra i campanelli di allarme, che permettono di riconoscere il disturbo alimentare in una fase iniziale, una preoccupazione eccessiva per il cibo ed il peso (che si manifesta ad esempio contando le calorie e pesandosi più volte al giorno), sentimenti di colpa e di vergogna relativamente all’alimentazione, estrema attenzione all’esteriorità, ipersensibilità verso qualsiasi tipo di critica, disturbi dell’umore (Ansia e Depressione). 



Quando e come intervenire
L’esperienza clinica mostra che bisogna rivolgersi ad uno specialista, ad esempio uno Psicologo specializzato in disturbi alimentari, quando si capisce di avere un alterato rapporto con il cibo, soprattutto se questo si manifesta per un periodo di tempo prolungato e causa un disagio alla persona o a chi le sta vicino. La prevenzione e il trattamento precoce ai disturbi alimentari permettono di ottenere risultati migliori.

Lo Psicologo specializzato in disturbi alimentari innanzitutto utilizza strumenti standardizzati per riconoscere la specifica problematica. Grazie alla diagnosi, il professionista interviene in modo mirato supportando psicologicamente la persona nel difficile compito di uscire dal tunnel dei disturbi alimentari. Alla fine del trattamento a breve/medio termine la persona può affrontare la propria vita in modo più flessibile e costruttivo.

Per informazioni e appuntamenti, contattare direttamente la Dr.ssa Isabella Brega, telefonando al numero: 328 2366716 (anche su WhatsApp) oppure inviando una mail all'indirizzo: psicologabrega@yahoo.it

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