DISTURBI
ALIMENTARI: QUANDO E COME INTERVENIRE
a cura della Dottoressa IsabellaBrega
Mangiare
troppo o troppo poco sono gli estremi di una serie di disturbi alimentari che
ogni anno colpiscono migliaia di persone, in particolare ragazze. Le
statistiche, infatti, mostrano che il 10% della popolazione italiana presenta
un disordine alimentare. Questa percentuale però non tiene conto delle tante
persone che, pur avendone bisogno, non si rivolgono ai professionisti
specializzati per la cura dei disturbi alimentari.
Quali sono i disturbi
alimentari (conosciuti e non conosciuti)
Oltre
all’Anoressia e alla Bulimia, esistono altri disturbi alimentari come il
Disturbo da alimentazione incontrollata. In questo caso la persona si abbuffa e
presenta un peso superiore alla norma. Spesso non diagnosticati ma comunque
pericolosi i “disturbi della nutrizione o dell’alimentazione con altra
specificazione”, caratterizzati da problemi simili ai precedenti disturbi ma
non completi, ad esempio nel caso di una persona che pur digiunando presenta un
peso nei limiti della norma (“Anoressia atipica"). Tra i “disturbi della
nutrizione o dell’alimentazione con altra specificazione” anche la “sindrome da
alimentazione notturna”, che si manifesta con eccessivo consumo di cibo dopo il
pasto serale oppure durante la notte.
Come riconoscere un
disturbo alimentare
In
generale, i disturbi alimentari sono caratterizzati da un disagio
significativo oppure da effetti negativi nella sfera familiare, sociale,
scolastica o lavorativa della persona. Ad esempio, il disturbo alimentare
potrebbe creare difficoltà alla ragazza a mangiare insieme ai familiari. Tra i
campanelli di allarme, che permettono di riconoscere il disturbo alimentare in
una fase iniziale, una preoccupazione eccessiva per il cibo ed il peso (che si
manifesta ad esempio contando le calorie e pesandosi più volte al giorno),
sentimenti di colpa e di vergogna relativamente all’alimentazione, estrema
attenzione all’esteriorità, ipersensibilità verso qualsiasi tipo di critica, disturbi
dell’umore (Ansia e Depressione).
Quando e come intervenire
L’esperienza
clinica mostra che bisogna rivolgersi ad uno specialista, ad esempio uno
Psicologo specializzato in disturbi alimentari, quando si capisce di avere un alterato
rapporto con il cibo, soprattutto se questo si manifesta per un periodo di
tempo prolungato e causa un disagio alla persona o a chi le sta vicino. La
prevenzione e il trattamento precoce ai disturbi alimentari permettono di
ottenere risultati migliori.
Lo
Psicologo specializzato in disturbi alimentari innanzitutto utilizza strumenti
standardizzati per riconoscere la specifica problematica. Grazie alla diagnosi,
il professionista interviene in modo mirato supportando psicologicamente la
persona nel difficile compito di uscire dal tunnel dei disturbi alimentari.
Alla fine del trattamento a breve/medio termine la persona può affrontare la
propria vita in modo più flessibile e costruttivo.
Per informazioni e appuntamenti, contattare direttamente la Dr.ssa Isabella Brega, telefonando al numero: 328 2366716 (anche su WhatsApp) oppure inviando una mail all'indirizzo: psicologabrega@yahoo.it

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